Enabling the Future : protesi a basso costo stampate in 3D

Enabling the Future è una community internazionale con più di 7000 membri volontari che collaborano per creare protesi stampate in 3D, la maggior parte delle quali sono destinate ai bambini di tutto il mondo.

Storia

Nel 2011, Ivan Owen pubblica per la prima volta su Youtube i video sulle sue creazioni stampate in 3D, grazie alle quali viene contattato da un internauta che aveva perduto un dito. Questo « incontro » diventa presto una collaborazione, al termine della quale viene realizzato un prototipo di protesi prodotta in 3D. In seguito, una madre li contatterà per chiedergli di realizzare un prototipo per suo figlio, Liam di 5 anni, nato senza dita nella mano destra.

La passione di Ivan Owen è diventata così un lavoro e, resosi conto dei bisogni esistenti, invece di brevettare i suoi progetti e di trarne profitto, ha deciso di metterli in una piattaforma open-source e di darne quindi libero accesso a chiunque ne avesse il bisogno.

Dopo la pubblicazione del video di Liam con la sua nuova protesi, diventato virale, l’anno seguente la community Enabling the Future contava già un numero elevato di membri.

La community

Oggi, la community è composta da ingegneri, artisti, creativi, studenti, genitori, terapisti occupazionali, protesisti, designer, insegnanti, filantropi.. un mix di competenze condivise per un progetto bellissimo.

Spendono il loro tempo a modellare in 3D. Le protesi sono stampabili in 3D per meno di 40€ di materiale, quando,basti pensare che una protesi ordinaria può arrivare a costare 40.000€.

La stampa 3D è una tecnologia rivoluzionaria ma per molti è una passione. Grazie a questa passione, progetti come Enabling the Future vedono la luce e permettono a persone mutilate, menomate, disabili di vivere una vita migliore.

I primi a beneficiare di queste protesi sono bambini di tutto il mondo. Inoltre, per trasformare il loro handicap in forza, i volontari hanno riprodotto delle mani di supereroi, come Ironman, in modo da rendere i bambini fieri di portarle.


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