Stampa 3D EBM (Electron Beam Melting)

Come abbiamo avuto già modo di parlarne, la stampa 3D è molto utilizzata nell’industria oggigiorno. La tecnologia EBM ne è un perfetto esempio. Questo processo di fusione a fascio di elettroni permette di produrre degli oggetti in metallo complessi e estremamente resistenti. Le parti metalliche stampate in 3D con questa tecnologia infatti sono robuste tanto quanto quelle prodotte con le tecniche tradizionali.  Sono queste le due caratteristiche che hanno convinto l’industria aeronautica, biomedica e dello sport automobilistico, di farne uso.

Le stampe EBM sono quindi realizzate con dei metalli e, per un buon motivo che scopriremo poi, questo processo di stampa utilizza solamente materiali conduttori. In effetti, il principio assomiglia al SLM, ma ha una caratteristica che la rende unica. La polvere di metallo è distribuita su un piatto e un fascio disegna il pezzo, facendola fondere e legando le particelle di polvere tra loro. Questo fascio però non è laser. Da come si può intuire dal nome, si tratta di un fascio di elettroni. Questa tecnica è possibile scaldando un materiale che reagendo irradia elettroni. Quest’ultimi sono poi indirizzati ad una velocità accelerata grazie ad elettromagneti. La proiezione di elettroni sulla polvere scalda le particelle che si legano tra loro e solidificano. Tuttavia, affinchè gli elettroni interagiscano con la polvere, bisogna che quest’ultima conduca la corrente. E’ per questo motivo che la stampa EBM non può produrre la plastica.

Successivamente, l’operazione viene ripetuta strato su strato, come per la maggior parte delle tecniche di stampa 3D, fino all’ottenimento dell’oggetto finale. Una volta stampato, la polvere restante viene rimossa e potrà essere riutilizzata per un produzione successiva. Questo riutilizzo è possibile in quanto la polvere non viene rovinata durante il processo. In effetti, l’altra particolarità della stampa EBM è che è realizzata sotto vuoto. Inoltre, la polvere non si ossida, l’oggetto è intatto e tutto ciò che non è stato utilizzato potrà esserlo più tardi.

La fusione a fascio di elettroni è rapida, permette di realizzare oggetti molto tecnici e di qualità superiore rispetto alle tecniche attualmente conosciute. Inoltre, è economica perchè la materia non utilizzata può essere recuperata. Tutto troppo bello, vero? Purtroppo l’acquisto di una macchina EBM è estremamente costoso e quindi è riservata alle aziende che hanno budget da investire. Inoltre è necessario un trattamento di post-produzione, soprattutto quando si sono utilizzati dei supporti di stampa. Può infine essere necessario esiccare il pezzo nel forno per diverse ore.

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